La storia del Comune

I ritrovamenti storici hanno ricostruito la storia di Montelibretti, dai Romani alla nascita dello stato nel 1562, con economia agricola e commercio della neve.

I ritrovamenti di questi ultimi anni hanno permesso di ricostruire un profilo storico degli avvenimenti svoltisi sul nostro territorio in età arcaica, più articolato e realistico.

Il primo insediamento è sorto in epoca romana per iniziativa di alcuni componenti di un ramo della famiglia dell’imperatore Commodo, denominati BRICTI: questa teoria è avvalorata da una citazione documentaria del 1018 d.C. , che si riferisce al CATELLUM BRICTI come alla prigione del suocero dell’imperatore, nonché dal rinvenimento del nome di quest’ultimo su alcuni acquedotti scoperti nel 1825. Sono presenti infatti alcuni tratti di tubazioni in piombo recanti il nome BRUTTIUS che confermano la presenza di una sua villa. I ritrovamenti nella zona del CNR di tombe del VII secolo a.C. , necropoli di Colli del Forno, hanno portato a conoscenza dell’esistenza di una comunità ricca e raffinata che in quell’epoca insisteva nel nostro territorio che si presentava paludoso, le colline boscose frammiste a campi di grano e pascoli intercluso tra due villaggi, CURES ed ERETUM.

Il 13 Settembre 1562 nacque, con la riunione di tutti i territori, LO STATO DI MONTELIBRETTI. Furono inclusi Montorio, Nerola, Scandriglia fino a Cerdomare, Montemaggiore, le terre di Corese e Monteflavio.

Analizzando il suo statuto, lo stato di Montelibretti era dotato di una forte autonomia anche grazie al fatto che ricopriva una posizione strategica per il suo porsi in prossimità dei confini Nord-Est dello stato della chiesa alla confluenza della Salaria e della Nomentana. L’economia era prettamente agricola ma la particolarità di questa zona era dovuta la commercio della neve che dal monte Pennacchio (ora Pellecchia) dove veniva stoccata in enormi buche, veniva in estate trasportata in città.

Pagina aggiornata il 09/12/2024



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